La dura vita della montagna vista dagli occhi di un bambino.
Titolo: Una campana per Ursli
Regia: Xavier Koller
Cast: Jonas Hartmann, Peter Jecklin, Julia Jeker
Protagonisti: Bambini
Materia: Commedia
Energia: Sofferenza Familiare, Storie di vita
Spazio: Svizzera
Tempo: Anni 40
Ursli vive con i genitori, fa il pastore e porta a pascolare le caprette, va a letto al tramonto del sole e parla con il lupo, un vero ragazzo di montagna.
Con l’arrivo dell’inverno e della neve con la famiglia lascia la baita di montagna e scende in paese a valle e si vendono i formaggi, prodotto dei mesi estivi per poi svernare al villaggio.
Nello scendere a valle il carro con tutto il lavoro estivo cade nel burrone, per la famiglia si prospetta un duro inverno.
L’energia di Ursli e la voglia di vivere sono di sprono alla famiglia disperata per aver perso tutto ma i debiti crescono e la mamma va in città fino a primavera per guadagnare.
La stessa energia lo porterà a rischiare la vita per andare a prendere il grande campanaccio di famiglia alla baita di montagna, il tutto per non sfigurare al Chalandamarz la festa dell’arrivo della primavera.
Semplice storia di montagna dove si prova la dura vita degli abitanti e si assaporano i profumi della natura montanara.
Un’Heidi ancora più elementare senza nessun messaggio particolare.
Voto Finale: Debole
Frase del film: Oggi è Chalandamarz e io ho il campanaccio più grande!